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期刊名称:RINASCIMENTO

ISSN:0080-3073
出版频率:Annual
出版社:CASA EDITRICE LEO S OLSCHKI, VIUZZO DEL POZZETTO, 8, FLORENCE, ITALY, I-50126
  出版社网址:http://www.olschki.it/page.htm
期刊网址:http://www.olschki.it/riviste/rinascim.htm
主题范畴:MEDIEVAL & RENAISSANCE STUDIES

期刊简介(About the journal)    投稿须知(Instructions to Authors)    编辑部信息(Editorial Board)   



About the journal

La rivista dell'Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento si articola in quattro sezioni. La prima ospita interventi di ampio respiro su autori o tematiche di carattere generale; la seconda pubblica testi inediti o rari di particolare rilievo per la diffusione di idee e testimonianze della tradizione filosofica e culturale del Rinascimento; la terza sezione  la pi articolata in quanto accoglie contributi di vario genere su singoli temi; la quarta sezione, infine, rappresenta uno spazio aperto alla discussione.

玆inascimento? journal of the Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento, is articulated in four sections. The first deals with a wide range of interventions on authors or topics in general; the second contains rare or previously unpublished texts of particular importance for the diffusion of ideas evidencing the philosophical and cultural tradition of the Renaissance; the third and most varied section welcomes contributions on individual themes; finally the fourth represents a space for open debate.


Instructions to Authors
The publishing house Leo S. Olschki, which celebrated its centenary in 1986, constitutes a force with remarkable characteristics in the vast Italian panorama of publishing.
     Following a lengthy tradition the activity stands out in the field of humanities in the broadest sense of the word. By no means one of the easiest fields in the world of books, with a limited number of copies printed and a very slow distribution.
     Despite the fact that the majority of the publications are in Italian almost half of the overall production goes abroad which underlines the rôle of the publishing house in the diffusion of our culture beyond the frontiers. The logo, as Gabriele D’Annunzio defined it “a heart crossed and divided? is familiar to specialists, scholars and librarians all over the world and holds a special significance for cultural institutions and universities.
     The history of the publishing house, proposed in two large tomes in the occasion of its centenary, spans five generations of the same family and this rare continuity constitutes the implication of a long path still to be covered in and for the world of culture.
     From Leo to Aldo, from Aldo to Alessandro, to Costanza and Daniele, the fourth generation, to Serena, the fifth: to a long and glorious past a promising future is guaranteed.


Introduction
In questa nuova edizione del catalogo generale, ci piace riportare alcuni brani dei grandi protagonisti della cultura che dal 1991 hanno partecipato, con le loro introduzioni, a questo nostro impegno biennale, testimonianza della costante fertilit?culturale del mondo delle scienze umanistiche.

1991-1992 EUGENIO GARIN. «Chi, per fare un esempio, non si rende conto, leggendo il catalogo Olschki, dell'interesse crescente per i carteggi, quali fonti privilegiate della storia della cultura?   Sono umanisti e scienziati, eruditi e filosofi, che ci offrono pagine, sempre di grande importanza, talora di eccezionale bellezza e profondit? mentre l'editore, facendosi punto d'incontro fra istituzioni diverse ma in questo convergenti, consente una informazione preziosa.  Con questo non vuol dirsi affatto che nel catalogo Olschki si trovano soltanto pubblicazioni accademiche o universitarie. Basterebbe ricordare che fra le riviste si incontra, col suo intatto aroma 'infernale', Belfagor dell'indimenticabile Luigi Russo. Il catalogo Olschki, oltre che un ottimo strumento bibliografico aggiornato, ?anche, come voleva Sylvestre Bonnard, un libro di gradevole lettura?

1993-1994 VITTORE BRANCA. «Le Universit?e gli Istituti di ricerca umanistica pi?qualificati hanno trovato negli Olschki i loro editori-araldi appassionati e efficaci; e anche gli amorosi conservatori dei loro meditatissimi e sofferti messaggi, degli esiti del loro strenuo lavoro. Il magazzino ordinato e sicuro, la tutela scrupolosa lungo i decenni anche di poche copie di testimonianze laboriose, i cataloghi sobri ma precisi come questo, sono ?specialmente in questa nostra epoca del consumo e dell'effimero ?un insostituibile contributo al cammino della civilt? ?un cammino che senza il tesoro della memoria e delle memorie pu?divenire illusorio e fittizio?

1995-1996 TULLIO GREGORY. «Osservatorio privilegiato del mondo della ricerca lungo tutto il secolo e dei suoi pi?recenti sviluppi, la serie attentamente cadenzata dei cataloghi Olschki non costituisce solo, n?prioritariamente, il mezzo per informare di un'attivit?editoriale in continuo sviluppo: per la loro rigorosa struttura ?degna di una dinastia di amanti del libro e della sua storia ?i cataloghi sono il complemento delle altre pubblicazioni di biblioteconomia e di bibliofilia, prosecuzione dei cataloghi di Leo Samuel Olschki, ancor oggi preziosi aiuti per la ricerca erudita, per la storia dell'editoria, per il mercato antiquario?

1997-1998 UMBERTO ECO. «Questa casa editrice, che pure pubblica ogni anno autori nuovi su argomenti anche imprevedibili, e mai prima studiati, non ?mai andata a caccia di novit? n?di altissime tirature. Alterna una attivit?d'archivio, e di ristampa di opere antichissime, al proposito di investigare con occhio contemporaneo antichi scartafacci, e alla luce di una robusta tradizione rilegge non solo Ficino ma anche Palazzeschi. Un catalogo Olschki trasmette il gusto della lettura del catalogo antiquariale anche quando ci parla di un libro sulla Resistenza, salvo che a differenza del catalogo antiquariale permette sia di immaginare sia, volendo, di possedere?

1999-2000 ENZO SICILIANO. «La Olschki ?rimasta, cio? vicina all'Universit?italiana, alle istituzioni culturali italiane, in particolare sul versante umanistico, quale veicolo privilegiato per quanto esse hanno potuto produrre, e producono, di pi?specifico e, va detto, di elitario. Con un tratto eminente: quest'elitarismo non si ?mai trasformato in qualcosa di narcisistico, non ha mai soddisfatto qualche vena psicologica; ?stato, piuttosto, sempre risultato di un'attenzione a quanto rischia di restare ai margini della produzione libraria, o del tutto inevaso, sotto la pressione delle mode. Questa pressione, ormai, si avverte anche in molta produzione di saggistica scientifica. La Olschki, contro certe pressioni, ha alzato un argine, restando fedele alla propria linea, continuando a seguire la sofferta coerenza degli studi, di quegli studi la cui finalit?si risolve in un puro servizio nei confronti della conoscenza umana?

2001-2002 VITTORIO DI GIURO. «Chi scorre il ricchissimo catalogo delle edizioni Olschki non pu?fare a meno, specialmente se ha l'et?'giusta', di collegare titoli di riviste, libri, collane alla propria personale storia e alla storia nazionale, con le sue poche virt?e le molte magagne: prima fra tutte le magagne, in questo caso, la vergognosa macchia delle leggi razziali che costrinsero il fondatore della Casa Editrice all'esilio. [...] Ma non ?l'evocazione di nostalgie personali la cosa che pi?conta: molto di pi?conta quanto un catalogo ci dice della storia culturale, del nostro e di altri Paesi, quali interessi sollecita e quali lacune delle nostre conoscenze segnala (a me, la lettura del presente catalogo ne ha segnalate tante, troppe per sperare di colmarle, anche se la curiosit?e la voglia sarebbero grandi)?

2003-2004 CARLO OSSOLA. «Il privilegio ?sempre lo stesso: sfogliare il catalogo, percorrere la cornucopia consolatoria dei tavoli d'ingresso che accolgono a Viuzzo del Pozzetto come mappa del mondo e dei tempi, dalle pi?riposte viscere delle et?cui provvede archeologia alle sfide dell'era informatica. Venire in Casa editrice come nel mondo dell'Ariosto: un'ottava e un'officina che attraversa continenti. [...] Cos?sar?ancora, nel 2003 e nel nuovo secolo, percorrere ?da questa cosmopoli delle Lettere e delle Scienze ?le riviste e i volumi, gli estratti e i fascicoli, le bozze e le copertine come un unico tappeto di vigili intrecci di occhi e di mani, come un mondo tutto arato di solchi allineati ai sogni?






 


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